Il Circolo Matelda Legambiente di Ravenna nasce il 16 novembre 1999 con l’assemblea dei soci fondatori.
È un’associazione che opera a favore di una società basata su un equilibrato rapporto uomo-natura, per un modello di sviluppo fondato sull’uso appropriato delle risorse naturali ed umane e per la difesa dei consumatori e dell’ambiente.
Svolge interventi di sensibilizzazione della cittadinanza, di educazione culturale e scientifica alla conoscenza del territorio ed alla sua tutela, ed alla mobilità ciclabile.
Il Circolo fa parte del Coordinamento di Libera dalle Mafie di Ravenna, e con esso collabora alla realizzazione di incontri nelle scuole, o con istituzioni rappresentative del contrasto alla Criminalità Mafiosa.
E’ impegnato nella promozione dei prodotti che le varie cooperative ricavano dalla lavorazione dei terreni sottratti alle Mafie.
Perché Matelda?
Matelda è stata scelta come omaggio a Dante, per la maniera nella quale Dante la descrive, come simbolo dell’equilibrio con la natura (e non tanto, come dice la critica per il suo rappresentare lo stato di purezza prima del peccato originale).
In più, anzi direi soprattutto, perché nel canto in questione (il XXVIII del Purgatorio) c’è un esplicito riferimento naturalistico a Ravenna. Dante si racconta
“Vago già di cercar dentro e dintorno / la divina foresta spessa e viva”; di mattina, s’incammina per la campagna e descrive il suo profumo, il venticello che si alza, lo stormir delle fronde e il canto degli uccelli, che, dice, si accompagna al rumore delle foglie “tal qual di ramo in ramo si raccoglie / per la pineta in su ‘l lito di Chiassi, / quand’Eolo scilocco fuor discioglie”.
Cioè gli ricorda il cantare degli uccelli nella pineta di Classe quando soffia lo scirocco. Poi rientra nel bosco, si avvicina ad un ruscello e la vede, Matelda, “una donna soletta che si gia / e cantando e scegliendo fior da fiore / ond’era pinta tutta la sua via”. Un’immagine niente male…
Gianluigi Castellari, un socio fondatore