Dopo gli emendamenti promossi da Massimo Manzoli di Ravenna in Comune insieme a Marco Maiolini del Gruppo Misto e condivisi dall’assessore Gianandrea Baroncini, nell’alzare l’obiettivo del taglio delle emissioni di gas climalteranti dal 40 al 60% al 2030, gli ambientalisti sono scesi in piazza per dare forza alla proposta e reclamare gli impegni della Dichiarazione dell’Emergenza Climatica dello scorso 16 luglio 2019 richiesta da Fridays for Future.
“Bene che sia stata accolta l’istanza di un “PAESC: Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima” del Comune di Ravenna, più coraggioso. Ora è necessario che il Comune di Ravenna indirizzi seriamente ogni politica finalizzata alla concretizzazione di tali obiettivi. Non deve poi mancare il tema della partecipazione, necessaria a centrare al meglio le esigenze del territorio”- commenta Legambiente
Legambiente torna poi sul progetto di Carbon Capture and Storage proposto da Eni a Ravenna: “Sindaco e Giunta mettano il progetto al centro del dibattito energetico. Un dibattito al momento inesistente e su cui sono state prese troppe posizioni a favore di Eni piuttosto che alla vera transizione energetica”.