E’ stato approvato lo scorso 25 giugno un ordine del giorno che riconosce il gas naturale come la fonte energetica fossile più pulita necessaria alla transizione: “un ulteriore favore nei confronti dell’industria Oil and Gas, che ne ritarderà la riconversione. Nessuno più ascolta le mobilitazioni dei giovani per il clima?”
Nel mentre che milioni di studenti in tutto il mondo scendono in piazza per richiedere seri impegni per il clima, la maggioranza dei gruppi consiliari approva un ordine del giorno completamente schierato all’estrazione di nuovi idrocarburi.
Un ordine del giorno che richiede lo stralcio e la riduzione delle tempistiche per l’adozione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee (PiTESAI), e impegna il Sindaco insieme alla Giunta a riconoscere il gas naturale come fonte fossile pulita necessaria alla transizione, richiedendo il sostegno ad una modifica normativa e deroga al DL Semplificazioni che allo stato attuale, blocca la ricerca di nuovi idrocarburi per i prossimi 18 mesi.
“Una delibera che vincola l’attuale Giunta a sostenere senza mezzi termini l’estrazione di nuovi idrocarburi, senza stimolo alcuno al settore del fossile ad innovarsi. Un vero peccato che la maggioranza delle forze politiche della città, continuino in questa direzione, prendendosi la responsabilità dei futuri danni al territorio ed al pianeta ignorando le richieste delle mobilitazioni giovanili per il clima.”
Siamo a ricordare che motivare la continua estrazione di gas in nome della transizione energetica verso fonti rinnovabili, è in realtà motivo di ritardo della stessa transizione. Inoltre, visto l’esiguo quantitativo estratto sul territorio, la mancata estrazione non comporterebbe modifiche rilevanti delle importazioni, ma potrebbe essere altresì motivo che contraddistingue scelte politiche attente ai cambiamenti climatici (oltretutto, non è detto che gas locale significhi consumo locale).
“La politica locale e le associazioni sindacali, si impegnino a sottolineare il mancato impegno delle aziende energetiche nei confronti dello sviluppo di nuovi impianti rinnovabili, piuttosto che difenderle in ogni occasione senza troppe valutazioni critiche”.
“Fronteggiare l’Emergenza Climatica con l’innovazione, quella vera, è l’unica soluzione per la sopravvivenza del settore energetico. Esiste una reale volontà politica in questo senso?”